MI CHIAMO:
-Mario e tutti i giorni mi reco in ospedale a trovare Roberta
che è tenuta “in vita” da una macchina. Io le parlo di noi e dei nostri figli,
la accarezzo, le stringo la mano.
Sto parlando ad un corpo che vegeta.
Lei non c’è più da tempo, ma vive in me.
Sto facendo una battaglia legale affinchè Roberta possa
essere liberata da tubi e tubicini e da questa indegna schiavitù.
#milano3ottobre
MI CHIAMO:
-Alioun e sono scappato dalla mia terra e dalla guerra.
Ho
attraversato il Mediterraneo per raggiungere l’Italia.
Ho la pelle nera, gli occhi scuri e tanta paura. Non per me,
io sono giovane e forte, ma per mia madre e mio nonno che sono rimasti là. I
miei fratelli e mio padre, invece, sono stati trucidati il mese scorso. Non
abbiamo nemmeno seppellito i corpi. Semplicemente un giorno non son tornati più
a casa.
In Italia mi chiamano clandestino, ma di illegale in me c’è
solo un pezzo di carta che non ho.
#milano3ottobre
MI CHIAMO:
-Rosanna e sono la donna che ti scopi la notte, sulle
strade.
Ti sorrido, contrattiamo il prezzo, pompino sì, pompino no. 30€
e il gioco è fatto!
Poi tu te ne torni a casa tranquillamente da tua moglie o
vai a raccontare ai tuoi amici di quanto sei stato bravo e di quanto io abbia goduto.
Io, appena te ne vai, mi accendo l’ennesima sigaretta, per
cancellare dalla mia bocca l’odore del tuo sesso.
#milano3ottobre
MI CHIAMO:
Patrizia e mio figlia di 7 anni, quest’anno alla scuola
statale primaria, farà Religione Cattolica.
La mia non è una scelta, ma a
scuola non è prevista l’ora alternativa. Ovvero, a differenza degli insegnanti
di R.C., non ci sono fondi per pagare una insegnante per gli alunni che non si
avvalgono della Religione Cattolica.
L’alternativa all'ora alternativa è che Nicole, mia figlia venga accolta in altre classi a fare un bel disegno o che rimanga nel corridoio con i bidelli.
#milano3ottobre
MI CHIAMO:
-Luisa e vivo con Sara. Siamo coppia da circa cinque anni.
Lo scorso anno abbiamo deciso di sposarci e poiché in Italia non è possibile,
ci siamo recate in Danimarca insieme a nostra figlia di due anni, concepita all’estero (tramite la fecondazione assistita) e ai nostri testimoni di nozze.
I nostri genitori, al rientro, ci hanno preparato una festa a
sorpresa con tutti i parenti e gli amici.
Per lo stato italiano rimaniamo Luisa e Sara, stato civile: “nubile”.
Ci piacerebbe essere considerate, perché lo siamo, “coniugate”
MI CHIAMO:
Claudio, alla nascita Claudia. A quasi trent’anni ho deciso
di fare un percorso di transizione spendendo un sacco di soldi, sottoponendomi
a visite psicologiche e psichiatriche. Grazie a Dio mia madre, con tutta la
fatica ad accettare la mia transessualità, mi sostiene, anche se a volte l’ho
vista piangere per gli sguardi giudicanti della gente. Mio
padre fa un po’ fatica, invece. Mi chiama ancora Claudia e non riesce a guardarmi negli occhi.
Sto cercando disperatamente un lavoro e
malgrado il mio aspetto fisico, la mia barba, il seno che non c’è più, la mia
voce profonda, la mia anima ... sui miei documenti c’è ancora il nome femminile.
#milano3ottobre
MI CHIAMO:
MONNA LISA e sono un celebre quadro.
Ogni tanto mi domando: “Se Leonardo mi avesse dipinta oggi,
sarei così famosa?”
Perché osservandomi con attenzione, non sono la Stone,
neppure Belen.
E vai a cercare lavoro con la mia faccia! Non ho lo smalto, sono
un po’ cicciottella e non ho un décolletè sufficientemente scoperto. E i tacchi? Mi farebbero così male i piedi!
#milano3ottobre
MI CHIAMO:
Luca ... #milano3ottobre
Alessia: …#milano3ottobre
Andrea … #milano3ottobre
Simona: ... #milano3ottobre
Mouad: ... #milano3ottobre
Fausto: ... #milano3ottobre
Salah: ... #milano3ottobre
Caterina: ... #milano3ottobre
...
…#milano3ottobre
Giulia
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