Questa strana ossessione sull’omosessualità si sta
diffondendo a macchia d’olio nel nostro Paese.
Più se ne parla, più congregazioni religiose
cattoliche e non, pro-vita (e pro nobis)
di destra, estrema destra …( e chi più ne ha più ne metta) si coalizzano e trovano
persino punti di incontro ideologico, quando l’unico obiettivo è quello di
combattere il “nemico n.1”: l’omosessualità ed "affini".
Sono molto impegnati, non si può negarlo, per non farsi
trovare impreparati e si autoconvincono di fare serie riflessioni sulla questione gender sputando
sentenze qua e là, rifiutando però di essere definiti omofobi. Ritornano a definire l’omosessualità una malattia da
cui si può guarire, noncuranti di tutte le teorie scientifiche, poiché le loro
tesi valgono di più, probabilmente perché ispirate da Dio, o Maometto, o
Hitler..(a seconda della bandiera di “partito”)
Ne parlano alcuni docenti
a scuola , si scrivono articoli sui bollettini parrocchiali, ogni tanto “si mena” qualche
coppia gay (a monito!) e poi si ricomincia a stazionare nelle piazze, col
silenzio che nega le vite altrui e con la presunzione che le proprie vite siano
l’unico modello da imitare. E se il proclama iniziale era “No al decreto
Scalfarotto” ora si ricorda al mondo che l’UNICA famiglia è quella
tradizionale: papà, mamma e figli e che il matrimonio omosessuale non può
esistere. È un abominio!
Disdegnando la matrice antropologica di famiglia, fingono di
non sapere che basta cambiare cultura e l’idea di famiglia (e non solo) muta.
Propongono corsi e convegni, possibilmente a numero chiuso, perché
per sconfiggere il nemico bisogna non mostrare le strategie d'attacco. Ed ecco che
spuntano come funghi le sentinelle, gli adinolfini e i filonicolosi e, in ultima istanza, gli alfanici. Perchè anche la politica, arretrata rispetto all’Europa, fa la sua
parte: Alfano insorge contro i sindaci che trascrivono i matrimoni contratti
all’estero, i prefetti eseguono le indicazioni del ministro, i Sindaci si incazzano..
Un manicomio!
Sembra che la sessualità (solo delle persone
omo/transessuali) sia divenuta la preoccupazione, oserei dire la fissazione, di una certa categoria di
persone che è convinta , in qualità di "persone per bene” e di indiscutibili detentori della Verità, di dover sconfiggere questa “nuova epidemia” prima che
infetti la propria prole e le generazioni future.
E se l’Onu, l’Europa, il mondo intero (o quasi) continua ad
affermare i diritti di tutte le persone, l’Italia, una parte di Italia, erige
barriere altissime inventandosi teorie e “spauracchiando” qua e là con
assurdità ideologiche ed elargendo, consapevolmente o meno, disinformazione.
Perchè il cambiamento fa paura, perchè vengono meno le proprie convinzioni...perchè...perchè...perchè..
Insomma, mentre il popolo LGBT crede che finalmente sia
giunto il momento per riprendersi i diritti che una parte di società eterosessista gli ha prepotentemente tolto, un gruppo di persone alza i propri scudi e indossa mascherine antigas
per tutelarsi dal mostro che avanza…
Non ne capisco il senso, ma noi continueremo ad essere ciò
che siamo.
Non potremmo fare diversamente.
Anche in questo mese novembrino assistiamo alla resurrezione dei morti viventi, in linea con le celebrazioni del momento.
Giulia
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