Donne di Cuori è una nuova Associazione del territorio bresciano che negli intenti vuole accogliere e condividere vissuti ed esperienze con donne che cercano un punto di riferimento e un confronto su tematiche femminili e, soprattutto, lesbiche. Il nostro modo di fare politica sarà quello di esserci, nelle piazze, tra la gente, mostrando i nostri volti e promuovendo la cultura LGBT in tutte le forme che ci appartengono, al fine di ricostruire un’immagine di noi, donne lesbiche, scevra da ogni tipo di pregiudizio.


domenica 23 aprile 2017

Storia di una valigia smarrita



Fate finta di vagare…vagare fluttuando. Fate finta di essere improvvisamente immersi dentro un mare.
Le onde, senza direzione, sbattono contro di voi, senza che possiate capirne la direzione.
Fate finta di poter, con sforzo, riemergere. L’aria nei vostri polmoni. Con lo sguardo vagare...non c’è porto, isola o boa intorno a voi.
Le braccia si muovono, cercano di tenere il corpo a galla, ma nella testa un solo e unico pensiero: “ora dove vado?”

Ora, dopo avervi regalato questo delizioso cameo, o come direbbe qualcuno, dipinto con maestria questo spaccato di tipico lesbodramma (di cui io, con fierezza sono una maga, a quanto dicono….), invito le lettrici, anzi “sfido” le lettrici a non aver provato, almeno una volta nella vita, questo tipo di sensazione.

Dunque, dopo i canonici cinque secondi di insight, che ognuna di voi avrà fatto, provate a chiudere gli occhi, fate uno sforzo e immaginate di aprire una grande valigia di cartone…di quelle antiche, da viaggiatrice.

Aprite il coperchio e riempitela, riempitela fino all’orlo di domande, tante, molto diverse… alcune confuse… altre banali e sciocche… qualcuna impronunciabile; domande strane su di voi, su altre persone, domande bizzarre, che quasi vi vergognate a pronunciare, domande strampalate, magari con un inizio e senza una fine.

Chiudete la valigia, colma di tanti perché e avviatevi camminando… verso un viaggio.

Io mi sono scoperta all’età di trentatré anni, con un passato da etero convinta, fatto di tutto, ma proprio tutto ciò che una donna etero può raggiungere a questa eta’. Scoprirmi, per me, ha significato mettere in discussione tutto ciò che era certo, ogni premessa che io avevo sulla mia persona, ogni convinzione, strada e idea attraverso cui la mia vita, fino a quel momento, aveva preso forma.

La valigia che avevo sempre portato con me, improvvisamente, si è ribaltata…tutto si è rovesciato sul pavimento e io piano piano ho dovuto ricominciare a riempirla di nuove domande, di nuove realtà, sensazioni e soprattutto di una nuova me…. ma che fatica!!!!

Durante il mio viaggio personale mi è capitata però la fortuna di incontrare l’associazione “Donne di cuori”.

Io con la mia valigia un giorno sono arrivata in questo gruppo di donne, ognuna diversa, ognuna con una propria storia, alcune di loro molto serene e a loro agio, altre meno, alcune con storie da raccontare, altre con sorrisi, altre con alcune cose da dire e alcune da ascoltare.

Il percorso con l’associazione è stato molto importante. Potermi confrontare, soprattutto in un clima di serenità, ha aiutato molto. Ascoltare i racconti delle altre ragazze, ciò che pensavano, frammenti delle loro storie, ha permesso a me di cominciare a comporre la mia, lenire le ansie e poter dire che ciò che stava accadendo poteva forse essere condiviso? Che i pensieri che avevo dentro, erano pensieri che già, qualcun’ altra aveva già incontrato sul proprio cammino? Che le domande che mi frullavano in testa non erano cose così strambe e assurde in fin dei conti…

La condivisione ha un valore enorme. Mettere in comune tempo, pensieri, opinioni, frammenti di vita aiuta ad accrescere la conoscenza di sé, arricchisce ed emancipa. E’ un buono strumento per superare la paura, l’ansia e il senso di solitudine che una persona può provare nel momento in cui porta con sé dei vissuti che non ha la possibilità invece di raccontare….

Il gruppo rafforza, protegge e ti aiuta a sentirti più forte e per me che ero piena di paura… la paura che può emergere nel momento in cui ti scopri (ad un’età non proprio giovanissima e in una situazione di vita già ben delinata) ha avuto un’importanza fondamentale.

Questo gruppo è cresciuto ed anch’esso è cambiato dal mio arrivo ad oggi. Al suo interno ho trovato persone che per me sono state una guida e dei punti di riferimento. Persone che hanno condiviso con me informazioni, esperienze ed opinioni. Persone che a mia volta ho visto crescere e diventare, lungo il cammino, sempre più forti. Persone a cui ho visto portare avanti le loro idee con volontà ed orgoglio.

A volte proprio vedere in loro il coraggio con il quale portano avanti l’idea di diritto, libertà di essere e orgoglio, ha aiutato me ad averne nei momenti più faticosi. Insieme a loro ho potuto dare voce al mio desiderio di essere libera, vera e me stessa.

Quant’é bella la parola orgoglio….

Ho anche visto il gruppo, avere la forza di mettersi in discussione e rimettersi in gioco e questa cosa mi rende molto felice, perché credo che, associazioni come la mia siano molto importanti, per tutte quelle persone che iniziano un cammino di scoperta di sé.

Ho visto il gruppo trasformarsi e trasformare ciò che era, provando a rispondere ai bisogni che pian piano sono emersi dalle singole personalità.

I desideri di confronto, informazione e scambio emersi qualche mese fa, in questo periodo hanno dato infatti forma ad un entusiasmante percorso fatto di lavori di gruppo, durante i quali vengono utilizzate diversificate tecniche di comunicazione, che facilitano il “mettersi in gioco” di ognuna di noi.

Vengono scelte delle tematiche su cui ragionare e riflettere e strumenti che facilitano tutto cio’ (libri, proiezioni, materiali vari…). Si parla dunque di femminismo, identità, libertà, maschile/femminile, amore… ma la cosa più importante è che viene fatto insieme. Ognuna ha la possibilità di dare la propria opinione e condividere quella altrui. Ha la possibilità di chiedere ed acquisire informazioni nuove, stimoli nuovi e costruttivi magari da poter poi approfondire.

Idee diverse emergono e ognuna di loro ha il proprio spazio. Le differenze fra di noi diventano in questo modo un arricchimento e un confronto.

Inoltre, le relazioni si fortificato, perché spesso le tematiche sono sensibili a molte e questo facilità la “messa in gioco” e la condivisione di gusti, opinioni ed esperienze personali.

Io credo che questo nuovo percorso intrapreso, sia la base per rafforzare l’identità del gruppo stesso. Questo perché, questa nuova direzione, facilità la coesione fra le persone e solidifica i legami, attraverso esperienze comuni su tematiche significative. E se il gruppo diventa forte anche il singolo ne ha giovamento.

Magari, non si potrà rispondere a tutte le domande personali di ognuna di noi… e la nostra personale valigia ci accompagnera’ comunque, ma proprio il tentativo stesso di risposta, rende il braccio, che deve portarsela appresso, più forte e sicuro….

E se il nostro personale viaggio magari non ha ancora una direzione ben precisa…. questi piccoli viaggi di conoscenza, su questioni che, in fin dei conti, riguardano ciascuna di noi, in qualche modo ci aiutano, se non altro, a dare ordine ai pensieri e alle idee, che saranno la base di come noi scegliamo e decidiamo di vivere ciò che veramente siamo….


Chiara