Donne di Cuori è una nuova Associazione del territorio bresciano che negli intenti vuole accogliere e condividere vissuti ed esperienze con donne che cercano un punto di riferimento e un confronto su tematiche femminili e, soprattutto, lesbiche. Il nostro modo di fare politica sarà quello di esserci, nelle piazze, tra la gente, mostrando i nostri volti e promuovendo la cultura LGBT in tutte le forme che ci appartengono, al fine di ricostruire un’immagine di noi, donne lesbiche, scevra da ogni tipo di pregiudizio.


mercoledì 24 dicembre 2014

CARO GESÙ BAMBINO...


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Io, abbandonata ogni speranza che bastasse la ragione e il buon senso per comprendere, ho cercato di spiegare che tu non eri esattamente uno stinco di santo, anzi..
Ho cercato di far capire loro che nemmeno tu provenivi esattamente da una famiglia “fatta e finita”. Tua madre era quello che oggi, le persone più educate e rispettose, chiamerebbero “ragazza madre” (e ti evito i loro commenti di pancia) e tuo padre, probabilmente, aveva un’altra famiglia ed altri figli,  ma si è preso carico anche di te, fin dalla nascita, senza tanti cavilli legali.
Ho cercato di ricordar loro che fin da piccolo facevi parte di quel gruppo di persone che oggi chiamiamo “clandestini” e che sei dovuto scappare da una situazione di pericolo cercando rifugio in un Paese che non era il tuo.
Mi sono sforzata di ricordar loro che ad una certa età hai mollato tutto e tutti e te ne sei andato per la tua strada a cercare di dare un senso alla tua vita, circondandoti di amici e compagni di viaggio, senza preoccuparti d’essere tacciato come “figlio ingrato” e, viste le tue frequentazioni prevalentemente maschili, essere necessariamente considerato“gay”.
A proposito di gay, ho aperto più volte discussioni su questo tema focalizzando l'attenzione sul fatto che ai tuoi tempi l’omosessualità era diffusissima e tu mai hai pronunciato parole come “lobby”, “perversione”, "malattia"...e scemate affini.
 Ho cercato di spiegare loro che nella tua vita hai sempre combattuto contro i teocrati che, in nome diDio, discriminavano i poveri, gli emarginati, quelli che tu definivi “gli ultimi”, non perché lo fossero, solamente perché qualcuno, dall’alto delle proprie idee, li considerava tali e, soprattutto, voleva che rimanessero tali.
Ho chiesto che rileggessero le tue focose incazzature contro coloro che reputavano giuste le ingiustizie, opportune le condanne, appropriate le oppressioni, legittime le esclusioni.
Ho provato a ricordar loro che nella tua vita non sei stato per nulla zitto, che ti sei seriamente arrabbiato nelle piazze di fronte alle ingiustizie dei “sepolcri imbiancati …belli a vedersi, ma dentro pieni di ossa di morti e di ogni putridume”… che appaiono “giusti all’esterno davanti agli uomini, ma dentro pieni d'ipocrisia e d'iniquità”. (parole tue!!)
Caro Gesù bambino,
facciamo che in questo tuo Natale ridiscendi un attimo e ti incazzi seriamente ancora una volta?
Facciamo che vai dai nostri governanti e ricordare che non è molto lecito pensare che su questa terra ci siano donne che vengono picchiate, violentate ed uccise dai rispettivi compagni e mariti?
Ricordi pure che i bambini non possono essere molestati, abusati, buttati nei cassonetti ed uccisi per soddisfare le perversioni sessuali di padri, fratelli, zii e amici di famiglia? Per non parlare poi di preti e prelati che, anzichè accogliere le pecorelle smarrite, si cucinano gli agnellini, cammuffati da buoni pastori.
Ricordi che gli immigrati, prima di essere tali, sono persone e che nessun oro al mondo vale più di ogni loro singola vita?
Ricordi che la mancanza di lavoro umilia chi non ce l’ha e che non esiste politica economica che  giustifichi il perseverare di questa condizione?
Ricordi che lesbiche, gay, transessuali sono persone che amano e desiderano essere amate e che i loro amori sono fondamentali e per questo devono essere riconosciuti per le loro stesse vite e per quelle dei loro figli?
Ricordi che la tua “regola d’oro” non è una novità che ti sei inventato, ma ha origini antichissime e che dovrebbe essere rispolverata quotidianamente e magari affiancata a “la Legge è uguale per tutti”?
Ricordi tutte le ipocrisie non svelate delle loro vite?
Ricordi che non esiste religione oDio al mondo che accetterebbe tutta questa contro-umanità?
Ricordi che non basta, proprio per coloro che credono che tu sia Dio, adornare le proprie case e frequentare le Chiese per vivere secondo il tuo messaggio?
Ricordi che “a Natale siamo tutti più buoni” è uno spot pubblicitario e che non è sufficiente canticchiarlo per attuarlo?
Caro Gesù Bambino,
io credo non siano cattivi, magari solo tremendamente ignoranti e supponenti…sicuramente un po’ annebbiati dal deleirio di onnipotenza.
Credo anche abbiano frainteso il tuo mandato e quella che sarebbe dovuta essere la loro missione. Forse l’essere “figli di Dio” li ha confusi e depistati..mi sembra si siano inspiegabilmente approppriati dell’ “ essere Dio” che, tutto sommato, sarebbe bellissimo se ne comprendessero il significato profondo. A differenza mia, che sono incazzatissima per tutto quello che c’è qui fuori,  loro in questo Natale saranno divinamente felici e sereni in un rito di autocelebrazione.
Sarò presuntuosa, ma il tuo spirito ribelle mi fa pensare che saresti d’accordo con me.
Non esiste religione o pensiero che anteponga Dio agli uomini. Ma se non lo capiscono loro che sono la maggioranza, o meglio, che detengono il potere…beh, siamo nei guai…seri seri!
Ecco, se mai decidessi di tornare, fatti riconoscere, prepara effetti speciali inconfondibili, insomma, inventati qualcosa di tremendamente celestiale perché, qui da noi, la tua pelle scura non è ben accetta e, credimi, rischi la vita un’altra volta…
Se poi decidessi di non venire, beh, non ti biasimo.
Dopo tutto la tua parte tu l’hai fatta e non è che ti abbiano trattato con i fiocchi!
Comunque, buon Natale d’Amore a te e alle persone che ami…quindi mi includo! ;-)


                                                        Giulia

lunedì 1 dicembre 2014

L'EVOLUZIONE DI UN AMORE

Quando ero ragazzina credevo che l'amore fosse UNICO: unico perchè te ne spettava uno e te lo tenevi per tutta la vita e unico per tipologia perchè tutti gli amori erano uguali.
Crescendo ho fatto scoperte incredibili sull'amore. Ho scoperto che se sei fortunata puoi amare ed essere amata più volte nella vita.
Ho scoperto che non credo nel "per sempre", non se riferito al fatto che quella relazione e quell'amore non finiranno mai e non cambieranno mai.
Ho scoperto che tutte le relazioni sono diverse, che la verità di una storia la sanno sempre e solo le due persone coinvolte, che le cose cambiano.

Già, cambiano...
Anche il mio ultimo amore è cambiato.
Per 3 anni ci siamo arricchite, emozionate, amate, scelte, volute, tenute, sostenute, sopportate, supportate e molto altro.
E adesso, adesso che la consapevolezza ha raggiunto entrambe, adesso che insieme abbiamo capito che il nostro amore è diventato qualcosa d'altro, beh... evolviamo insieme al nostro rapporto, continuando a costruire e a nutrire la nostra relazione.

Ma allora alla fine, cosa resta?
Restano un bene infinito e una profonda stima, la voglia di restarci accanto e di passare del tempo insieme, la volontà di essere un porto sicuro, un istinto di protezione incontrollato e molto altro...
Qualcuno dice che abbiamo scelto il modo peggiore per lasciarci perchè è il più doloroso e il più lungo, non contemplando nè silenzi nè assenze.
Io credo di no.
Credo che sarebbe comunque difficile, ma non è un cerotto che puoi strappare via in un attimo per sentire meno male.
Credo che se per 3 anni ci siamo accompagnate, sia giusto e naturale farlo anche ora.

La sera in cui ci siamo lasciate, abbiamo pianto abbracciate per ore e ci siamo fatte tante promesse. Anche adesso, quando succede, abbiamo lo stesso modo di consolarci e di sorriderci, sussurrandoci nell'orecchio che passerà e staremo bene e che non dobbiamo avere paura, perchè non ci lasceremo mai.
Oggi, in un momento mio di tristezza e malinconia, mi hai preso per mano e, sicura di te, mi hai detto: "Adesso possiamo dircelo che sarà per sempre, perchè sarà così".
Ed io ti credo.
Anche oggi, come 3 anni fa, ci scegliamo.
Per un percorso diverso, ma sempre mano nella mano.
Sempre INSIEME.
TU ed IO.

Sonia